Il miracolo umano
Capitolo 14
Il miracolo umano
1. Quale fatto relativo al cervello sembrerebbe costituire un grosso problema per esso?
DI TUTTE le meraviglie esistenti sulla terra, nessuna supera il cervello umano. Ad esempio, ogni secondo il cervello riceve circa 100 milioni di bit o unità di informazione provenienti dai vari sensi. Come fa il cervello a non rimanere paralizzato da questa valanga di informazioni? Se si può pensare a una sola cosa per volta, come riesce la mente a gestire questi milioni di messaggi simultanei? È chiaro che la mente non solo sopravvive a questo assalto, ma lo assorbe con facilità.
2, 3. In quali due modi il cervello risolve questo problema?
2 Come vi riesca è soltanto una delle tante capacità prodigiose del cervello umano. Vi sono implicati due fattori. Primo, nel tronco cerebrale c’è un reticolo di neuroni delle dimensioni di un mignolo, chiamato formazione reticolare. Esso funge da centro di controllo del traffico, e vaglia i milioni di messaggi che giungono al cervello, bloccando quelli insignificanti e selezionando quelli che meritano l’attenzione della corteccia cerebrale. Ogni secondo questo fitto reticolo consente solo a
poche centinaia di messaggi di essere recepiti a livello cosciente.3 Secondo, un altro meccanismo di messa a fuoco dell’attenzione sembra consistere in onde che attraversano il cervello da otto a dodici volte al secondo. Queste onde determinano periodi di elevata sensibilità, durante i quali il cervello rileva gli impulsi più forti e agisce di conseguenza. Si ritiene che mediante queste onde il cervello si autoesplori, mettendo così a fuoco le informazioni essenziali. Ogni secondo, quindi, nel nostro cervello si svolge un’attività straordinariamente frenetica!
Una “cosa meravigliosa”
4. Nonostante le intense ricerche scientifiche sul funzionamento del cervello, cosa si può ancora dire?
4 In anni recenti, gli scienziati hanno fatto enormi passi avanti nello studio del cervello. Con tutto ciò, quello che hanno imparato non è nulla in paragone con ciò che resta da scoprire. Un ricercatore ha detto che, dopo migliaia d’anni di congetture e decenni di intensa ricerca scientifica, il nostro cervello, al pari dell’universo, resta “sostanzialmente un mistero”.1 È molto probabile che il cervello umano sia la componente più misteriosa del miracolo umano, “miracolo” nel senso etimologico di “cosa meravigliosa”.
5. Quale fatto concernente lo sviluppo del cervello umano in un bambino illustra il baratro che lo separa dal cervello degli animali?
5 Il prodigio ha inizio nel grembo materno. Tre settimane dopo il concepimento cominciano a formarsi le cellule cerebrali. Crescono a ondate, a volte fino a 250.000 cellule al minuto. Dopo la nascita, il cervello continua a crescere e a sviluppare la propria rete di collegamenti. Il baratro che separa il cervello umano da quello di qualsiasi animale diviene subito evidente: “Il cervello del bambino, a differenza di quello di qualsiasi altro animale, triplica nel primo anno le proprie dimensioni”, dichiara il libro The Universe Within.2 Col tempo, circa 100 miliardi di cellule nervose, chiamate neuroni, come pure altri tipi di cellule, trovano posto nel cervello umano, nonostante esso rappresenti solo il 2 per cento del peso corporeo.
6. In che modo i segnali nervosi viaggiano da un neurone all’altro?
6 Le principali cellule nervose, i neuroni, non sono in realtà a diretto contatto le une con le altre. Sono separate da minuscoli spazi, inferiori a 25 milionesimi di millimetro, detti sinapsi. Questi spazi vengono colmati da sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori; se ne conoscono una trentina, ma il cervello ne possiede forse molte di più. Questi segnali chimici vengono accolti a un’estremità del neurone da un dedalo di sottili filamenti chiamati dendriti. I segnali vengono quindi trasmessi all’altra estremità del neurone da una fibra nervosa chiamata assone. Nei neuroni i segnali sono elettrici, mentre nelle sinapsi sono chimici. Perciò la trasmissione dei segnali nervosi è di natura elettrochimica. La forza degli impulsi è sempre la stessa, ma l’intensità del segnale dipende dalla frequenza degli impulsi, che può toccare i mille al secondo.
7. A quale proprietà del cervello si fa riferimento nella Bibbia, e cosa hanno scoperto gli scienziati a conferma di ciò?
7 Non si sa esattamente quali cambiamenti fisiologici avvengano nel cervello durante le fasi di apprendimento. Ma esperimenti indicano che mentre si impara, specialmente nei primi anni di vita, si migliorano le connessioni e viene liberata una maggior quantità di quelle sostanze chimiche che colmano gli spazi fra i neuroni. L’uso prolungato rinforza le connessioni, migliorando così l’apprendimento. Le “vie che vengono attivate spesso vengono in qualche modo rafforzate”, dichiara Le Scienze.3 A questo proposito è interessante l’affermazione biblica secondo cui le cose profonde vengono più facilmente comprese dalle persone mature “che per mezzo dell’uso hanno le loro facoltà di percezione esercitate”. (Ebrei 5:14) Ricerche hanno rivelato che le facoltà mentali, se non vengono sfruttate, si intorpidiscono. Perciò il cervello, come un muscolo, è irrobustito dall’uso e indebolito dall’inattività.
8. Qual è uno dei grossi problemi non ancora risolti per quanto riguarda il cervello?
8 Il gran numero di fibre nervose microscopiche che formano queste connessioni cerebrali costituisce il “cablaggio” del cervello. Esse sono sistemate con precisione
in un labirinto incredibilmente complesso. Ma come vengano sistemate nei punti esatti previsti dal “diagramma di cablaggio” è un mistero. “È indubbio”, dice uno scienziato, “che l’argomento più importante non ancora risolto, nello sviluppo del cervello, sia la questione di come i neuroni stabiliscano quadri specifici di connessioni . . . La maggior parte delle connessioni sono stabilite esattamente già in uno stadio precoce dello sviluppo”.4 Un altro ricercatore aggiunge che questi “insiemi di intrecci specifici di connessioni, simili a cavi fra zone mappate topograficamente, sono stati identificati un po’ ovunque nel sistema nervoso: ma la precisa disposizione di questo cablaggio rimane uno dei maggiori problemi aperti”.59. Secondo gli scienziati, quante connessioni esisterebbero nel cervello, e cosa dice un esperto circa la capacità del cervello?
9 Il numero di queste connessioni è astronomico. Ogni neurone può stabilire migliaia di connessioni con altri neuroni. Non ci sono solo collegamenti fra neuroni, ma esistono anche microcircuiti che collegano direttamente i dendriti fra loro. “Questi ‘microcircuiti’”, dice un neurologo, “aggiungono una dimensione completamente nuova alla nostra già ardua comprensione del funzionamento del cervello”.6 Alcuni ricercatori ritengono che i “miliardi e miliardi di cellule nervose del cervello umano possano addirittura formare un quadrilione di connessioni”.7 Con quale capacità? Carl Sagan afferma che la quantità di informazioni che il cervello potrebbe accumulare “riempirebbe venti milioni di libri, quanti ve ne sono nelle più grandi biblioteche del mondo”.8
10. (a) Sotto quali aspetti la corteccia cerebrale dell’uomo differisce da quella degli animali, e con quali vantaggi per l’uomo? (b) Cosa ha detto in merito un ricercatore?
10 Ciò che separa nettamente l’uomo da qualsiasi animale è la corteccia cerebrale. Questa lamina pieghettata, stretta contro il cranio, ha uno spessore di circa 4,5 millimetri. Distesa, misurerebbe circa 220.000 millimetri quadrati, con circa 1.000 chilometri di fibre nervose per centimetro cubo. La corteccia cerebrale dell’uomo non solo è molto più grande di quella di qualsiasi animale, ma ha anche una superficie non dedicata molto più
ampia. Si tratta di una zona non deputata a dirigere le funzioni fisiche del corpo, ma disponibile per gli elevati processi mentali che distinguono l’uomo dagli animali. “Non siamo solo scimmie più intelligenti”, ha detto un ricercatore. La nostra mente “ci rende qualitativamente diversi da tutte le altre forme di vita”.9Le nostre superiori capacità
11. In che modo il cervello umano dà all’uomo una versatilità di apprendimento che gli animali non hanno?
11 “Ciò che distingue il cervello umano”, dice uno scienziato, “è la varietà di attività più specializzate che esso è in grado di apprendere”.10 La scienza dei calcolatori usa il termine “hard wiring” (“cablaggio”) con riferimento alle caratteristiche circuitali fisse incorporate nel computer, per distinguerle dalle funzioni programmabili. “Applicato agli esseri umani”, scrive un esperto, “il hard wiring indica le capacità innate o, come minimo, le predisposizioni”.11 L’uomo possiede molte capacità di apprendimento innate, ma non le informazioni in sé. Gli animali, invece, hanno una saggezza istintiva “cablata”, incorporata, ma limitate capacità di apprendimento per quanto riguarda cose nuove.
12. A differenza degli animali, quale innata capacità ha il cervello umano, e quale libertà dà questo all’uomo?
12 Il libro The Universe Within osserva che l’animale più intelligente “non sviluppa mai una mente come quella dell’uomo. Gli manca ciò che abbiamo noi: la preprogrammazione dell’apparato neurale che ci consente di formare concetti da ciò che vediamo, un linguaggio da ciò che udiamo e pensieri dalle esperienze che facciamo”. Ma, attraverso l’immissione di dati ricavati dall’ambiente, dobbiamo programmare il cervello, altrimenti, come dice il libro, “non si svilupperebbe nulla di simile alla mente umana . . . Senza quell’immensa infusione di esperienza, difficilmente vi sarebbe traccia di un intelletto”.12 Perciò il cervello dell’uomo è dotato della capacità necessaria alla formazione dell’intelletto umano. E, a differenza degli animali, noi siamo dotati di libero arbitrio e possiamo programmare il nostro intelletto come meglio crediamo, in base alla
nostra conoscenza, ai nostri valori, alle nostre opportunità e ai nostri obiettivi.Il linguaggio, prerogativa dell’uomo
13, 14. (a) Qual è un esempio di preprogrammazione che permette all’uomo di apprendere con grande versatilità qualsiasi cosa desideri? (b) Alla luce di ciò, cosa ha detto un noto linguista riguardo agli animali e al linguaggio?
13 Un chiaro esempio di capacità innate che consentono una notevole versatilità di programmazione da parte nostra è il linguaggio. Gli specialisti convengono che “il cervello umano è geneticamente programmato per lo sviluppo del linguaggio”,13 e che questo “si può spiegare solo con un’innata capacità di elaborazione del linguaggio nel nostro cervello”.14 Contrariamente alla rigidità del comportamento istintivo animale, però, l’uomo può impiegare con enorme versatilità questa innata facoltà del linguaggio.
14 Il nostro cervello non è predisposto per una specifica lingua, ma abbiamo la capacità congenita di imparare le lingue. Se in famiglia si parlano due lingue, il bambino può apprenderle entrambe. Se viene a contatto con una terza lingua, può imparare anche quella. Una bambina si trovò a contatto, dalla prima infanzia, con varie lingue. A cinque anni ne parlava correntemente otto. Alla luce di queste capacità innate, non sorprende che un linguista abbia detto che gli esperimenti di linguaggio dei segni compiuti sugli scimpanzé “dimostrano in
realtà che gli scimpanzé sono incapaci di utilizzare anche le più rudimentali forme del linguaggio umano”.1515. Cosa indica la scienza a proposito delle lingue più antiche?
15 Una capacità così straordinaria potrebbe mai essersi evoluta da grugniti e mugolii animali? Lo studio delle lingue più antiche esclude categoricamente una tale evoluzione del linguaggio. Un esperto ha detto che “non esistono lingue primitive”.16 L’antropologo Ashley Montagu convenne che le lingue cosiddette primitive “sono spesso assai più complesse ed efficaci di quelle delle cosiddette civiltà evolute”.17
16. Cosa dicono alcuni ricercatori sulle origini del linguaggio, ma per chi non sono un mistero?
16 Un neurologo è pervenuto a questa conclusione: “Più cerchiamo di penetrare il meccanismo del linguaggio, più misterioso esso ci appare”.18 Un altro ricercatore afferma: “L’origine del linguaggio sintattico continua ad essere un mistero”.19 E un terzo dice: “Il linguaggio, col suo potere di stimolare uomini e nazioni come nessun’altra forza, distingue nettamente l’uomo dagli animali. Eppure, le origini del linguaggio restano uno dei più elusivi misteri del cervello”.20 Non sono un mistero, però, per coloro che vedono in esso la mano di un Creatore che predispose determinate zone del cervello per l’elaborazione del linguaggio.
Cose che solo la creazione può spiegare
17. (a) Quale fatto relativo al cervello rappresenta un problema insolubile per l’evoluzione? (b) Quale sarebbe una spiegazione logica delle illimitate capacità di apprendimento del cervello umano?
17 Secondo l’Encyclopædia Britannica, il cervello umano “è dotato di un potenziale considerevolmente maggiore di quello utilizzabile nell’arco di vita di una persona”.21 È stato anche detto che il cervello umano potrebbe apprendere e memorizzare qualsiasi carico di informazioni cui fosse sottoposto ora, e un miliardo di volte tanto! Ma perché mai l’evoluzione avrebbe prodotto una sproporzione simile? “In effetti questo è l’unico esempio esistente di una specie che è stata dotata di un organo che non ha ancora imparato a usare”, ammette uno scienziato. E poi chiede: “Come può questo conciliarsi con la più elementare tesi evolutiva, secondo cui
la selezione naturale procede a piccoli passi, ciascuno dei quali deve conferire all’organismo possessore un vantaggio anche minimo, ma pur sempre percettibile?” Aggiunge quindi che lo sviluppo del cervello umano “resta uno degli aspetti più inspiegabili dell’evoluzione”.22 Dato che il processo evolutivo non avrebbe prodotto e trasmesso questa sproporzionata capacità del cervello, destinata in partenza a non poter essere mai sfruttata, non è molto più ragionevole concludere che l’uomo, con la sua illimitata capacità di apprendimento, sia stato fatto per vivere per sempre?18. Come riassume uno scienziato le capacità del cervello umano, e quale esempio le illustra?
18 Stupito dalla capacità del cervello umano di accumulare informazioni che ‘riempirebbero venti milioni di libri’, Carl Sagan dice: “Il cervello è davvero un posto grandissimo in uno spazio assai piccolo”.23 E quel che avviene in questo spazio ridotto sfida la comprensione umana. Immaginate, ad esempio, cosa deve avvenire nel cervello di un pianista mentre esegue un difficile brano musicale, impegnando tutte le dita sulla tastiera. Che incredibile senso del movimento deve avere il suo cervello per ordinare alle dita di battere i tasti giusti al momento giusto con l’intensità giusta, perché corrispondano alle note che ha in mente! E se prende una stecca, immediatamente il cervello glielo fa notare. Tutte queste operazioni incredibilmente complesse sono state programmate nel suo cervello attraverso anni di pratica. Ma ciò è possibile solo per il fatto che la capacità musicale era preprogrammata nel cervello umano dalla nascita.
19. Come si spiegano le facoltà intellettuali e le altre meravigliose capacità del cervello umano?
19 Nessun cervello animale ha mai concepito cose simili, e tanto meno è in grado di eseguirle. Né alcuna delle teorie evoluzionistiche ce ne fornisce una spiegazione. Non è evidente che le facoltà intellettuali dell’uomo rispecchiano quelle di un supremo Intelletto? Questo è in armonia con Genesi 1:27, che dice: “Dio creava l’uomo a sua immagine”. Gli animali non furono creati a immagine di Dio. Per questo non hanno le capacità dell’uomo. Sebbene gli animali compiano imprese straordinarie grazie a rigidi istinti predeterminati, non reggono minimamente il confronto con l’uomo e la sua versatilità di pensiero e di azione o la sua capacità di continuare a costruire sulla conoscenza precedente.
20. Perché l’altruismo dell’uomo è incompatibile con l’evoluzione?
20 La qualità umana dell’altruismo rappresenta un altro problema per l’evoluzione. Come osserva un evoluzionista, ‘ogni cosa che si sia evoluta attraverso la selezione naturale dovrebbe essere egoista’. E non v’è dubbio che molti uomini sono egoisti. Ma poi lo stesso evoluzionista riconosce: “È anche possibile che un’altra caratteristica specifica dell’uomo sia la sua capacità di provare realmente un vero e disinteressato altruismo”.24 Un altro studioso aggiunge: “L’altruismo è innato in noi”.25 Solo l’uomo lo manifesta con la consapevolezza del prezzo o sacrificio che potrebbe costargli.
Apprezziamo il miracolo umano
21. Quali facoltà e qualità distinguono nettamente l’uomo da qualsiasi animale?
21 Considerate: L’uomo possiede la facoltà mentale dell’astrazione, si prefigge coscientemente degli obiettivi, fa piani per raggiungerli, opera per portarli a termine e prova soddisfazione quando li realizza. Creato col senso della bellezza, con un orecchio per la musica, con una predisposizione per l’arte, col vivo desiderio di imparare, con un’insaziabile curiosità e con un’immaginazione in grado di inventare e creare, l’uomo prova gioia e si sente realizzato quando si avvale di questi doni. Prova soddisfazione nell’impiegare le sue facoltà mentali e fisiche per risolvere i problemi che gli si presentano. È pure dotato di un senso morale che gli permette di distinguere il bene dal male, e di una coscienza che gli rimorde quando sbaglia. Prova felicità nel dare e gioia nell’amare e nell’essere amato. Tutte queste attività e qualità accrescono la sua gioia di vivere e danno un senso e uno scopo alla sua vita.
22. Davanti a che cosa l’uomo comprende la sua piccolezza e si sente spinto a cercare una spiegazione?
22 L’essere umano può contemplare il mondo vegetale
e animale, la maestà dei monti e degli oceani, la vastità dei cieli stellati, e rendersi conto della sua piccolezza. Ha il concetto del tempo e dell’eternità, si chiede da dove è venuto e dove va, e tenta di capire cosa c’è dietro tutto questo. Nessun animale fa queste riflessioni, mentre l’uomo si chiede il perché e il percome delle cose. Tutto questo deriva dal fatto che egli è stato dotato di un cervello straordinario e che porta l’“immagine” di Colui che lo ha creato.23. A chi attribuì Davide la propria origine, e cosa disse circa la propria formazione nel seno materno?
23 Con sorprendente perspicacia, l’antico salmista Davide ne diede il merito a Colui che progettò il cervello e a cui egli attribuì il miracolo della nascita umana. Egli scrisse: “Ti loderò perché sono fatto in maniera tremendamente meravigliosa. Meravigliose sono le tue opere, come la mia anima sa molto bene. Le mie ossa non furono occultate da te quando fui fatto nel segreto, quando fui tessuto nelle parti più basse della terra. I tuoi occhi videro pure l’embrione di me, e nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”. — Salmo 139:14-16.
24. Quali scoperte scientifiche rendono ancor più sorprendenti le parole di Davide?
24 Si può davvero dire che l’uovo fecondato nel seno materno contenga, “scritte”, tutte le parti del corpo umano che si svilupperà da esso. Il cuore, i polmoni, i reni, gli occhi, gli orecchi, le braccia, le gambe, lo straordinario cervello e tutte le altre parti del corpo, erano “scritte” nel codice genetico dell’uovo fecondato nel seno materno. Questo codice comprende anche un programma interno che stabilisce il tempo in cui devono comparire queste parti, ciascuna nel giusto ordine. Questo fatto fu indicato nella Bibbia quasi tremila anni prima che la scienza moderna scoprisse il codice genetico!
25. A quale conclusione porta tutto questo?
25 L’esistenza dell’uomo e del suo straordinario cervello non è veramente un miracolo, una fonte di meraviglia? Non è pure evidente che questo miracolo può essere spiegato solo con la creazione, non con l’evoluzione?
[Domande per lo studio]
[Testo in evidenza a pagina 168]
Come fa il cervello a gestire i 100 milioni di messaggi che riceve ogni secondo?
[Testo in evidenza a pagina 169]
Il cervello si autoesplora ogni decimo di secondo, mettendo a fuoco le informazioni essenziali
[Testo in evidenza a pagina 169]
Il nostro cervello, come l’universo, resta “sostanzialmente un mistero”
[Testo in evidenza a pagina 173]
“Non siamo solo scimmie più intelligenti”. La nostra mente “ci rende qualitativamente diversi da tutte le altre forme di vita”
[Testo in evidenza a pagina 175]
“Le origini del linguaggio restano uno dei più elusivi misteri del cervello”
[Testo in evidenza a pagina 175]
Lo sviluppo del cervello umano “resta uno degli aspetti più inspiegabili dell’evoluzione”
[Testo in evidenza a pagina 177]
Lo straordinario cervello umano reca l’“immagine” del Creatore dell’uomo
[Riquadro/Immagine a pagina 171]
IL CERVELLO UMANO: Un ‘mistero irrisolto’?
“Il cervello umano è il più meraviglioso e misterioso oggetto dell’intero universo”. — H. F. Osborn, antropologoa
“Come fa il cervello a generare i pensieri? Questo è il problema principale a cui non abbiamo ancora trovato risposta”. — C. Sherrington, fisiologob
‘Nonostante il continuo accumularsi di conoscenze molto particolareggiate, il modo in cui il cervello umano funziona rimane ancora profondamente misterioso’. — F. Crick, biologoc
“Chi parla di un computer come di un ‘cervello elettronico’ non ha mai visto un cervello”. — I. S. Bengelsdorf, redattore scientificod
“Le nostre memorie attive immagazzinano vari miliardi di volte più informazioni di un grosso calcolatore scientifico moderno”. — M. Hunt, scrittore scientificoe
“Dato che il cervello è diverso e immensamente più complicato di qualsiasi altra cosa esistente nell’universo conosciuto, prima di poter sondare la misteriosa natura del cervello potremmo dover rinunciare ad alcune delle nostre più salde convinzioni”. — R. M. Restak, neurologof
Circa l’abisso che separa l’uomo dagli animali, Alfred R. Wallace, ‘coautore’ della teoria dell’evoluzione, scrisse a Darwin: “La selezione naturale avrebbe potuto dotare il selvaggio di un cervello solo leggermente superiore a quello della scimmia, mentre egli ne possiede uno davvero poco inferiore a quello di un rappresentante medio della nostra dotta società”. Seccato da questa ammissione, Darwin replicò: “Spero tu non abbia assassinato completamente la nostra comune creatura”g
Asserire che il cervello umano si sia evoluto da quello di qualche animale significa sfidare la ragione e i fatti. Assai più logica è questa conclusione: “Non ho altra scelta che riconoscere l’esistenza di un supremo Intelletto, responsabile del progetto e dello sviluppo dell’incredibile relazione cervello-mente, qualcosa che supera di gran lunga le possibilità di comprensione umane. . . . Devo credere che tutto questo abbia avuto un inizio intelligente, che Qualcuno lo abbia reso possibile”. — R. J. White, neurochirurgoh
[Diagramma a pagina 170]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
Il cervello, come un muscolo, è irrobustito dall’uso e indebolito dall’inattività
Dendriti
Neurone
Assone
Sinapsi
Neurone
Assone
[Immagine a pagina 172]
La quantità di informazioni che il cervello potrebbe accumulare “riempirebbe venti milioni di libri”
[Immagini a pagina 174]
Il cervello di un bambino è preprogrammato per imparare rapidamente lingue complesse, mentre “gli scimpanzé sono incapaci di utilizzare anche le più rudimentali forme del linguaggio umano”
[Immagine a pagina 176]
Le capacità dell’uomo superano di gran lunga quelle di qualsiasi animale
[Immagine a pagina 178]
“Nel tuo libro ne erano scritte tutte le parti”