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Michea

Michea

[forma abbreviata di Michele o di Micaia].

Scrittore del libro biblico che porta il suo nome e profeta di Geova all’epoca dei re di Giuda Iotam, Acaz ed Ezechia (777-717 a.E.V.). Contemporaneo dei profeti Osea e Isaia. Non si conosce la durata esatta della sua attività profetica. A quanto pare Michea smise di profetizzare alla fine del regno di Ezechia, quando fu ultimata la stesura del suo libro profetico. — Mic 1:1; Os 1:1; Isa 1:1.

Michea era nativo del villaggio di Moreset, a SO di Gerusalemme. (Ger 26:18) Poiché abitava nella fertile Sefela, il profeta conosceva bene la vita rurale, da cui fu ispirato a trarre notevoli illustrazioni. (Mic 2:12; 4:12, 13; 7:1, 4, 14) Michea profetizzò in tempi assai turbolenti, quando la falsa adorazione e la corruzione morale prevalevano in Israele e in Giuda, e anche quando il re Ezechia diede corso alle riforme religiose. (2Re 15:32–20:21; 2Cr 27–32) A ragione “la parola di Geova che fu rivolta a Michea” avvertiva che Dio avrebbe fatto di Samaria “un mucchio di rovine del campo”, e prediceva inoltre: “Sion sarà arata come un semplice campo, e Gerusalemme stessa diverrà semplici mucchi di rovine”. (Mic 1:1, 6; 3:12) Anche se la devastazione di Giuda e di Gerusalemme sarebbe avvenuta molti anni dopo, nel 607 a.E.V., probabilmente Michea era ancora in vita quando fu distrutta Samaria nel 740 a.E.V. — 2Re 25:1-21; 17:5, 6.