Le speranze di pace stanno svanendo?
Le speranze di pace stanno svanendo?
“Oggi abbiamo la sensazione di vivere . . . nel centro d’un turbine, d’una catastrofe epocale”. — “La Repubblica”, 30 dicembre 2001.
DOPO gli attacchi terroristici dell’anno scorso a New York e a Washington, più persone che mai si interrogano sul futuro dell’umanità. Le immagini televisive del crollo delle torri gemelle in fiamme, come pure quelle che mostrano la disperazione dei superstiti, sono state trasmesse e ritrasmesse all’infinito, destando angoscia in tutto il mondo. Questa angoscia è stata accompagnata dalla sensazione che il mondo abbia subìto un qualche cambiamento di portata storica. È così?
In seguito a quanto è avvenuto l’11 settembre 2001 è scoppiata una guerra. Ben presto, nazioni un tempo ostili fra loro si sono alleate nella lotta contro il terrorismo. A conti fatti, il tributo di morte e distruzione è stato molto alto. Ma un cambiamento forse ancora più significativo per molte persone in tutto il mondo è stata la perdita del senso di sicurezza, la crescente consapevolezza che nessuno, in nessun luogo, è davvero al sicuro.
I leader mondiali si trovano alle prese con problemi enormi. Giornalisti e commentatori si chiedono come si possa impedire al terrorismo di diffondersi a macchia d’olio dal momento che sembra alimentato dalla povertà e dal fanatismo, mali che nessuno sembra in grado di curare. Nel mondo le ingiustizie sono tali e tante che esistono tutti i presupposti per creare una situazione davvero esplosiva. Persone di ogni tipo si chiedono se i mali della società verranno mai eliminati. Le guerre, con tutto il loro tributo di sofferenze, morte e rovina, finiranno mai?
Milioni di persone pongono queste domande alle religioni istituzionali. Altri, invece, sono più scettici. Che dire di voi? Credete che i leader religiosi possano dare una risposta? E le loro preghiere possono dare un contributo alla pace?