2° ingrediente: onorare l’impegno
2° ingrediente: onorare l’impegno
“Quello che Dio ha aggiogato insieme l’uomo non lo separi”. — Matteo 19:6.
Cosa implica. Le coppie felici considerano il matrimonio un’unione permanente. Quando sorge un problema, cercano di risolverlo anziché usarlo come pretesto per porre fine alla loro unione. I coniugi che prendono sul serio l’impegno assunto provano un senso di sicurezza. Ognuno ha fiducia che l’altro continuerà a tener fede alla promessa fatta.
Perché è importante. Per molti versi l’impegno è la spina dorsale del vincolo matrimoniale, ma quando ci sono continui contrasti può sembrare più una prigione che una fortezza. E l’espressione “finché morte non vi separi” può diventare più simile alla fredda formula di un contratto che i coniugi vorrebbero trovare il modo di eludere. Forse non porranno letteralmente fine al matrimonio, ma potrebbero comprometterlo in altri modi, per esempio rinchiudendosi in un silenzio glaciale nel momento in cui si devono discutere questioni serie.
Un suggerimento. Stimate quanto valore attribuite al vincolo matrimoniale, aiutandovi con le seguenti domande.
▪ Quando siamo nel bel mezzo di un litigio, mi capita di pensare che non avrei dovuto sposare il mio coniuge?
▪ Mi trovo spesso a fantasticare, immaginandomi con qualcuno che non è il mio coniuge?
▪ Mi succede di dire al mio coniuge “me ne vado” o “troverò qualcuno che mi sappia apprezzare”?
Proponimento. Pensate a una o due cose che potreste fare per onorare maggiormente l’impegno preso. (Ecco qualche spunto: scrivete ogni tanto un bigliettino al vostro coniuge, tenete le sue foto in vista sul posto di lavoro o telefonategli ogni giorno dal lavoro, anche solo per sentirvi).
Perché non lanciate qualche idea e non chiedete al vostro coniuge cosa gli farebbe particolarmente piacere?
[Immagine a pagina 4]
Come il guardrail protegge l’automobilista, onorare l’impegno assunto protegge il matrimonio dall’orlo del precipizio
[Fonte]
© Corbis/age fotostock