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La religione promuoverà mai la pace?

La religione promuoverà mai la pace?

La religione promuoverà mai la pace?

“FACCIAMO del mondo un posto migliore. Sbarazziamoci della religione”. È quanto proponeva il filosofo olandese Floris van den Berg in una conferenza dal tema “Come disfarsi della religione e perché”. Sulla stessa linea, in tutto il mondo esperti in vari campi del sapere stanno caldeggiando l’abolizione della religione.

“Io credo che il mondo abbia bisogno di svegliarsi dal suo lungo incubo di fedi religiose”, ha affermato Steven Weinberg, fisico e premio Nobel. (Micromega, n. 3/2008) Negli ultimi anni l’idea che i mali di questo mondo si potrebbero notevolmente ridurre eliminando la religione è stata promossa a gran voce. Libri contro la religione riempiono gli scaffali delle librerie e riscuotono un certo consenso.

Studiosi di spicco si sono riuniti per discutere quello che considerano un bisogno impellente: eliminare la religione. Con il loro odio dichiarato per la religione, gli atei imperversano sempre più nei media. Questi stimati pensatori sono sulla strada giusta?

Una vera religione?

Se tutte le religioni fossero un inganno e Dio non esistesse, sarebbe ragionevole eliminare la religione. Ma se Dio esistesse? E se sulla terra ci fosse un gruppo di persone che rappresentano degnamente Dio, in pratica una vera religione?

Da uno studio approfondito della storia della religione emerge un tipo di culto che risulta molto diverso da tutti gli altri. Oggi è seguito da un numero relativamente esiguo di persone. Fu fondato da Gesù Cristo e dai suoi apostoli, ma non è affatto rappresentato da quello che i componenti della cristianità hanno fatto nel corso della storia.

Quali sono le differenze tra le religioni che si dicono cristiane e la vera religione fondata da Gesù Cristo? Molte. Vediamone una.

“Non fa parte di questo mondo”

I primi cristiani non si schieravano nelle controversie politiche, in armonia con la posizione neutrale che Gesù stesso assunse. La Bibbia riferisce che in almeno due occasioni Gesù si rifiutò recisamente di diventare un governante politico. (Matteo 4:8-10; Giovanni 6:15) Rimproverò addirittura i suoi discepoli per aver pensato di usare la violenza nel tentativo di impedire il suo arresto. — Matteo 26:51, 52; Luca 22:49-51; Giovanni 18:10, 11.

Quando il governatore romano della Giudea interrogò Gesù in merito alle sue presunte ambizioni politiche, questi mise le cose in chiaro dicendo: “Il mio regno non fa parte di questo mondo. Se il mio regno facesse parte di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei. Ma ora il mio regno non è di qui”. (Giovanni 18:36) È evidente che Gesù non si sarebbe lasciato coinvolgere dagli organismi politici e militari dei suoi giorni.

I discepoli di Gesù seguirono il suo modello. Uno studio sul ruolo della religione nella guerra, redatto dall’équipe di ricercatori già menzionata in questa serie di articoli, spiega: “I primi cristiani credevano nella non violenza. . . . Quasi tutti i cristiani si rifiutavano di arruolarsi e di combattere”. Gli insegnamenti di Gesù e degli apostoli mettevano in risalto l’importanza di amare il prossimo, inclusi gli estranei e coloro che erano di razze ed etnie diverse. (Atti 10:34, 35; Giacomo 3:17) Quella religione promuoveva veramente la pace.

Alla fine l’essenza del cristianesimo fu contaminata da forze divisive quali filosofia, tradizione e nazionalismo. Il summenzionato studio afferma: “La conversione di Costantino [imperatore romano] portò alla militarizzazione del movimento cristiano, ora non più ispirato agli insegnamenti caritatevoli di Cristo ma guidato dalle ambizioni di conquista politica e geografica dell’imperatore. I cristiani, incluso l’imperatore, si videro costretti a trovare un pretesto religioso per la guerra”. Nacque così una versione corrotta del cristianesimo.

Un gruppo “che si distingue”

Del cristianesimo originale è andata persa ogni traccia? Assolutamente no. Oggi c’è un gruppo che merita una particolare attenzione. A differenza di altri gruppi religiosi, i testimoni di Geova si sforzano di imitare i primi cristiani. Non hanno alcun legame con le religioni della cristianità. Un’enciclopedia li descrive come un gruppo “che si distingue” perché basa tutte le proprie credenze sull’“autorità della Bibbia, che soppianta del tutto la tradizione”. — The Encyclopedia of Religion.

Come i primi cristiani, i testimoni di Geova non si schierano nelle controversie politiche. Un documento pubblicato dall’Accademia Nazionale ucraina delle Scienze afferma che i testimoni di Geova mirano a passare sopra alle “differenze razziali, nazionali, religiose, sociali ed economiche”. Questo studio spiega inoltre che non partecipano ad “attività sovversive” e sono “cittadini ossequenti alle leggi del loro paese”.

In un suo libro il prof. Wojciech Modzelewski, dell’Università di Varsavia, ha scritto: “I testimoni di Geova sono oggi la più grande comunità del mondo che si oppone alla guerra”. (Pacyfizm i okolice) Dal momento che seguono attentamente il modello dei cristiani del I secolo si può dire che sono riusciti a ripristinare la forma di adorazione istituita da Cristo e dagli apostoli. Questo è il cristianesimo che promuove davvero la pace. — Vedi il  riquadro nella pagina accanto.

Un futuro luminoso

Molti che sono sinceramente devoti, e persino diversi capi religiosi, sono disgustati dall’ipocrisia delle loro stesse confessioni. D’altra parte va riconosciuto il merito delle tante persone religiose che si dedicano a promuovere pace e armonia nel mondo.

Tuttavia, per quanto possano essere ben intenzionati, gli esseri umani non hanno il potere di risolvere tutti i problemi. Geremia, un profeta dell’antichità, scrisse: “Non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo”. — Geremia 10:23.

Ma ci attende un futuro luminoso. La Parola di Dio insegna che sulla terra verrà fondata una nuova società umana pacifica. Si tratterà di una vera fratellanza. Persone di tutte le razze vivranno in armonia e l’umanità non sarà divisa da confini politici, odii razziali e ideologie religiose. L’elemento unificante sarà la pura adorazione di Geova Dio.

La Bibbia predice anche la scomparsa della religione che disonora Dio. Gesù disse: “Ogni regno diviso contro se stesso giunge alla desolazione, e ogni città o casa divisa contro se stessa non durerà”. (Matteo 12:25) Nel futuro Dio farà in modo che queste parole si avverino nel caso della falsa religione.

Parlando di Dio, molto tempo fa la Bibbia predisse: “Egli certamente renderà giudizio fra le nazioni e metterà le cose a posto”. Questa profezia diceva anche: “Dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”. (Isaia 2:4) Queste parole sono ora in corso di adempimento. La vera religione, che i testimoni di Geova seguono, sta già promuovendo la pace.

[Testo in evidenza a pagina 8]

I testimoni di Geova sono uniti dall’amore

[Riquadro a pagina 9]

 In che senso i testimoni di Geova si distinguono?

Molti rimangono stupiti quando scoprono la differenza che c’è tra i testimoni di Geova e tutte le altre religioni che asseriscono di seguire Cristo. Ecco alcuni aspetti in cui si distinguono.

ORGANIZZAZIONE

● Non hanno una classe clericale.

● Chi svolge l’opera pastorale, di insegnamento o missionaria non riceve retribuzione.

● Nei loro luoghi di culto, noti come Sale del Regno, non viene richiesta la decima né si fanno collette.

● Tutte le loro attività sono sostenute da offerte anonime.

● Non fanno politica.

● Promuovono la pace e non partecipano alle guerre.

● In tutto il mondo sono uniti dalla stessa fede e dalle stesse credenze basate sulla Bibbia.

● Non si lasciano dividere da differenze sociali, etniche, razziali ed economiche.

● Non hanno legami con altre denominazioni religiose, né cattoliche, né ortodosse, né protestanti.

DOTTRINA

● Credono in un solo vero Dio, il cui nome è Geova.

● Non credono che Gesù Cristo sia Dio Onnipotente, né credono nella dottrina della Trinità.

● Seguono gli insegnamenti di Gesù e lo onorano quale Figlio di Dio.

● Non venerano la croce, né usano immagini nel culto.

● Non credono in un inferno di fuoco destinato ad accogliere i malvagi alla loro morte.

● Credono che Dio ricompenserà gli esseri umani che gli ubbidiscono con la vita eterna perfetta su una terra paradisiaca.

I testimoni di Geova ritengono di essere riusciti a ripristinare il cristianesimo del I secolo, quello seguito dagli apostoli di Gesù.

[Immagine a pagina 8]

Un serbo, un bosniaco e un croato