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Uno sguardo al mondo

Uno sguardo al mondo

“Quasi metà dei casi di cancro diagnosticati ogni anno nel Regno Unito (un totale di oltre 130.000) sono causati da scelte di vita evitabili fra cui fumare, bere e mangiare cibi sbagliati”. — BBC NEWS, GRAN BRETAGNA.

“Il crimine organizzato conduce un enorme e sempre più sofisticato commercio di parti del corpo di animali selvatici che [sta] decimando le specie più amate del mondo . . . in misura senza precedenti”. — WILDLIFE CONSERVATION SOCIETY, USA.

Chi in media passa sei ore al giorno a guardare la TV probabilmente vivrà 4,8 anni in meno di chi non la guarda affatto. In altre parole ogni ora di TV riduce di circa 22 minuti l’aspettativa di vita di un adulto sedentario. — BRITISH JOURNAL OF SPORTS MEDICINE, GRAN BRETAGNA.

In Germania più del 90 per cento delle donne incinte il cui feto risulta positivo al test per la sindrome di Down decide di abortire. — DER TAGESSPIEGEL, GERMANIA.

Lo stress della vita in città

Secondo una ricerca, “chi abita nei grandi centri urbani reagisce allo stress in maniera più violenta di chi abita in cittadine di dimensioni contenute”, scrive Przekrój, una rivista polacca. “Nelle città si è sottoposti a una quantità eccessiva di stimoli”, spiega Mieczysław Jaskulski, psicoterapeuta presso il Laboratorio di Psicoeducazione di Varsavia. “Rispetto a chi vive in campagna, chi abita in città ha il 21 per cento di probabilità in più di essere colto da attacchi d’ansia, e nel caso dei disturbi dell’umore il rischio è maggiore del 39 per cento”. Come può far fronte alla situazione chi vive in città? “Non prendetevela per le cose che sfuggono al vostro controllo”, “non continuate a pensare al lavoro anche quando siete a casa”, “andate a fare una passeggiata” e “non abbiate paura di prendervi una vacanza”, raccomanda Przekrój.

Quante informazioni restano su Facebook?

Volendo scoprire quante informazioni sul suo conto fossero state immagazzinate dal più grande social network del mondo, uno studente di legge austriaco ha richiesto una copia dei dati relativi ai tre anni durante i quali era stato iscritto. Facebook gli ha spedito un CD contenente 1.222 pagine di dati. Il giornale tedesco Der Tagesspiegel ha riportato questo commento dello studente: “Era stato salvato tutto: ogni messaggio, ogni chat, comprese informazioni sulla vita privata dei miei amici”. C’erano anche informazioni che era sicuro di aver cancellato.