“Siate longanimi verso tutti”
“Siate longanimi verso tutti”
SOTTO ispirazione divina l’apostolo Paolo scrisse: “Vi esortiamo, . . . siate longanimi verso tutti”. (1 Tessalonicesi 5:14) Perché è importante che i cristiani coltivino la longanimità?
La longanimità è la paziente sopportazione di torti o provocazioni, unita al rifiuto di rinunciare alla speranza che i rapporti tesi possano migliorare. La longanimità ha dunque un obiettivo, pensa soprattutto al bene di chi è causa di una situazione spiacevole. Non condona però l’errore. Quando ha raggiunto il suo obiettivo, o non c’è ragione di tollerare oltre la situazione, la longanimità ha termine.
La longanimità ha origine da Geova Dio ed è un frutto del suo spirito. (Galati 5:22) L’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, possiede in certa misura questa qualità e la può sviluppare seguendo la Parola di Dio e la direttiva del suo spirito santo. (Genesi 1:26, 27) Ai cristiani è perciò comandato di coltivare e manifestare questa qualità. (Colossesi 3:12) È un segno che identifica il ministro di Dio. (2 Corinti 6:4-6) Ma la longanimità non è sincera se è accompagnata da brontolii e lagnanze. Ciò che è lodevole, dice Paolo, è l’essere “longanimi con gioia”. — Colossesi 1:9-12.
Oltre alla gioia che si prova esercitando longanimità, le ricompense sono grandi. Geova è ricompensato in quanto il suo nome è glorificato. La sfida contro la giustizia e la legittimità della sovranità di Dio risulta infondata, ed egli è rivendicato. (Genesi 3:1-5; Giobbe 1:7-11; 2:3-5) Che dire se avesse messo a morte Adamo, Eva e Satana al momento della ribellione? Qualcuno avrebbe potuto concludere che la sfida di Satana avesse qualche fondamento. Invece, con longanimità, Geova diede agli uomini l’opportunità di dimostrare nella prova che preferiscono la sua sovranità e che desiderano servirlo a motivo delle sue ottime qualità, sì, di dimostrare che preferiscono la sovranità di Geova alla completa indipendenza, sapendo che è di gran lunga migliore. — Salmo 84:10.
Gesù Cristo, per la longanimità mostrata ubbidendo a Dio, ricevette la ricompensa più meravigliosa, quella di essere esaltato a una posizione superiore di regalità e di ricevere dal Padre suo “il nome che è al di sopra di ogni altro nome”. (Filippesi 2:5-11) Inoltre gli è data una “sposa” composta dei suoi fratelli spirituali, la Nuova Gerusalemme, rappresentata come una città, sulle cui pietre di fondamento ci sono i nomi dei dodici apostoli dell’Agnello. — 2 Corinti 11:2; Rivelazione (Apocalisse) 21:2, 9, 10, 14.
Similmente, grande è la ricompensa per tutti coloro che coltivano e manifestano longanimità in armonia con il proposito di Dio. (Ebrei 6:11-15) Essi hanno la soddisfazione di imitare una qualità di Dio, di fare la sua volontà e di avere la sua approvazione. Inoltre la loro longanimità avrà il risultato di aiutare altri a conoscere Dio e ad avere la vita eterna. — 1 Timoteo 4:16.