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Filiale dei Testimoni di Geova a Bishkek

23 DICEMBRE 2021
KIRGHIZISTAN

Secondo il Comitato per i Diritti Umani dell’ONU, il Kirghizistan ha violato i diritti dei Testimoni di Geova

Secondo il Comitato per i Diritti Umani dell’ONU, il Kirghizistan ha violato i diritti dei Testimoni di Geova

I 15 membri del Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite hanno condannato all’unanimità il Kirghizistan per aver violato il diritto fondamentale dei Testimoni di Geova di praticare la loro religione in tre regioni del paese. In un documento di sette pagine il Comitato ha ordinato al Kirghizistan di “risarcire adeguatamente” i Testimoni e di “prendere tutte le misure necessarie per evitare che simili violazioni si ripetano in futuro”. Questa è la seconda volta che il Comitato condanna il Kirghizistan per aver violato i diritti dei Testimoni.

Nel 1993 fu registrata per la prima volta una comunità locale dei Testimoni di Geova in Kirghizistan, mentre il riconoscimento giuridico a livello nazionale arrivò nel 1998. Di conseguenza, per molti anni i Testimoni hanno goduto della libertà di culto in tutto il paese. Tuttavia da più di 10 anni la Commissione statale per gli Affari religiosi si rifiuta di registrare tre associazioni religiose locali dei Testimoni di Geova nelle regioni meridionali di Osh, Naryn e Jalal-Abad, sebbene i fratelli ne abbiano fatto richiesta più volte. Per questo motivo i fratelli e le sorelle di queste regioni non sono liberi di praticare la loro religione, di tenere adunanze e assemblee e di possedere o usare delle proprietà come luoghi di culto. Ora il Comitato per i Diritti Umani ha dichiarato che il Kirghizistan ha discriminato i Testimoni di quelle tre regioni per le loro convinzioni religiose.

Il Comitato si aspetta che le autorità del Kirghizistan “[prendano] tutte le misure necessarie per evitare che simili violazioni si ripetano in futuro”. Il Kirghizistan ha 180 giorni per informare il Comitato su ciò che sta facendo per adeguarsi a quanto stabilito nel documento.

Resta da vedere se le autorità del Kirghizistan si adegueranno alla decisione del Comitato, permettendo così ai fratelli delle regioni meridionali di praticare liberamente la loro religione. Comunque, esperti di diritti umani del Forum 18 stanno monitorando da vicino la situazione e hanno riferito che la Commissione statale per gli Affari religiosi “ha già ignorato una simile decisione delle Nazioni Unite del 2019”.

Sia che il Kirghizistan si conformi alle direttive delle Nazioni Unite o no, siamo sicuri che Geova vede ciò che stanno passando i nostri fratelli e le nostre sorelle in questo paese (Salmo 37:18). Il nostro amorevole Padre celeste continuerà a ricompensarli per la loro lealtà e il loro coraggio (Salmo 37:28).