18 MAGGIO 2022
POLONIA
Una visita speciale in Polonia ai volontari e ai profughi ucraini
Domenica 1º maggio 2022 il fratello Mark Sanderson, membro del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova, e tre fratelli che servono come membri del Comitato di Filiale hanno visitato i fratelli e le sorelle dell’Ucraina che ora si trovano in Polonia. Durante il viaggio, il fratello Sanderson e i fratelli con lui hanno ascoltato le storie dei profughi e hanno assicurato loro che il Corpo Direttivo li ama e continuerà ad aiutarli.
Nel giro di sei giorni questo gruppo di fratelli ha viaggiato per più di 2.500 chilometri visitando i profughi che si trovano in vari luoghi, tra cui quattro Sale delle Assemblee e diverse Sale del Regno. I fratelli hanno anche incontrato i volontari che si trovano al confine tra Polonia e Ucraina.
Un fratello dell’Ucraina ha detto: “La visita è stata molto incoraggiante e ci ha ristorato. È stato come bere un bicchiere d’acqua fresca in una giornata calda”.
“Questa visita è stata una splendida sorpresa”, ha detto una sorella che ha lasciato l’Ucraina. “È evidente che Geova si interessa di noi”.
Un’altra sorella dell’Ucraina ha affermato: “Quando siamo arrivati in Polonia non avevamo niente, ma grazie a Geova ora abbiamo tutto quello che ci serve”.
Il gruppo di fratelli ha anche incontrato i volontari che assistono i profughi. Il fratello Sanderson ha espresso i sentimenti del Corpo Direttivo citando Ebrei 6:10 e spiegando che Geova ‘non dimenticherà la loro opera’. Poi ha aggiunto: “Neanche noi ce ne dimenticheremo”. I volontari hanno ribadito che sono contenti di poter offrire aiuto ai loro fratelli.
Il fratello Vesa Väänänen, membro del Comitato di Filiale della Polonia, ha detto: “Ho visto con i miei occhi come Geova ha tutto sotto controllo e questo ha rafforzato incredibilmente la mia fede. Geova sta provvedendo proprio quello di cui c’è bisogno attraverso i consigli tempestivi del Corpo Direttivo e lo spirito volenteroso di fratelli e sorelle che si stanno spendendo per gli altri”.
I fratelli continuano a prendersi cura gli uni degli altri a prescindere dalle circostanze. In questo modo provano la felicità che deriva dal dare, come promise Gesù (Atti 20:35).