31 GENNAIO 2022 | AGGIORNATO AL 27 MARZO 2023
RUSSIA

AGGIORNAMENTO: RIDOTTA LA CONDANNA | La sorella Ljudmila Salikova trova forza e conforto in Geova

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Il 23 marzo 2023 il Tribunale regionale di Čeljabinsk si è pronunciato in merito al secondo appello presentato dalla sorella Ljudmila Salikova. La sua condanna è stata ridotta da sei a due anni e mezzo di reclusione con sospensione condizionale della pena. Al momento la sorella non deve andare in prigione.

Il 17 marzo 2022 il Tribunale regionale di Čeljabinsk ha respinto l’appello di Ljudmila.

Il 20 gennaio 2022 il Tribunale cittadino di Snežinsk, nella regione di Čeljabinsk, ha condannato Ljudmila a sei anni di reclusione con sospensione condizionale della pena.

Cronologia

Novembre 2020

Agenti delle forze di sicurezza di Snežinsk perquisiscono la casa di quattro famiglie di testimoni di Geova, inclusa quella di Ljudmila. Degli agenti fanno perquisizioni anche sul suo posto di lavoro, a seguito delle quali è costretta a licenziarsi
26 agosto 2021

Viene avviato un procedimento penale contro Ljudmila, accusata di aver organizzato riunioni di un’organizzazione religiosa vietata e di aver importato pubblicazioni proibite
8 dicembre 2021

Inizia il processo penale

Profilo

Ljudmila Salikova

Anno di nascita: 1951 (Sysert’)

Cenni biografici: Si è sposata nel 1971 e ha avuto tre figli. È rimasta vedova nel 2009. Ha lavorato come ingegnere energetico per la città di Snežinsk. Le piace viaggiare.

La sua sorella maggiore aveva iniziato a studiare la Bibbia nel 1999. Sei mesi dopo ha iniziato anche lei, che ha così trovato spiegazioni soddisfacenti sul significato della vita e sul perché ci sono ingiustizie, violenze e guerre. Si è battezzata nel 2002.

Breve intervista

Perché questo periodo difficile ti ha avvicinato di più a Geova?

Prima ero spesso critica con me stessa e pensavo che Geova non mi apprezzasse. [...] Ora la penso in modo diverso: non ho alcun dubbio che per lui sono preziosa. Geova mi ha dato il privilegio di santificare il suo nome davanti al tribunale qui a Snežinsk. Questo mi ha fatto capire che mi ama e si fida di me. Considero ogni situazione che Geova permette come un’opportunità per dimostrargli che può continuare a fidarsi di me.

C’è qualcosa di incoraggiante che un fratello o una sorella ha detto e che ti ha aiutato a perseverare?

Mentre si avvicinava la prima udienza, ero in preda all’ansia. [...] Allora ho pregato: “Geova, ti prego, dammi il tuo spirito santo. Ti supplico!” Poco dopo mi è arrivato il messaggio di una sorella, che tra le altre cose mi ha scritto: “Quando penso a una prova di fede mi viene in mente quello che fa una lavatrice. ‘Ti gira, ti rigira, ti centrifuga’, ma poi ne esci fuori più pulito e migliore di prima. Le perquisizioni, gli interrogatori e le indagini ti hanno fatto sentire come se tu fossi in una lavatrice. Però tutte quelle ansie e difficoltà ti hanno resa ancora più preziosa agli occhi di Geova e di tutti noi. Siamo sicuri che domani mattina non ti troverai semplicemente in quell’aula di tribunale: sarai fra le potenti braccia di Geova”. Ho percepito che Geova, che sapeva perfettamente come mi sentivo, aveva usato quella cara sorella per dirmi quanto mi vuole bene.

I nostri fratelli e le nostre sorelle in Russia continuano a trovare forza e conforto in Geova, il nostro amorevole Dio. E lui ci assicura che renderà “giustizia all’orfano e all’oppresso, affinché l’uomo terreno e mortale non li faccia più tremare” (Salmo 10:18).

Testimoni di Geova

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